“Sono io il suo figlioccio”. Raffaella Carrà, a 2 settimane dalla morte il volto tv rompe il silenzio

La scomparsa di Raffaella Carrà continua a scaturire curiosità a proposito dei rapporti che intratteneva con i compari dello showbiz nostrano. Sono molte le amicizie di cui il pubblico non era a conoscenza, come tante altre conosciute invece oggi si sono rivelate o superficiali o semplicemente inesistenti. Tra i suoi colleghi più cari ad esempio, c’era Alessandro Greco.

Il pubblico e il gossip hanno appreso il tutto solo in occasione dei commoventi funerali di Raffaella Carrà. In passato pochi sapevano che lei ed Alessandro Greco fossero tanto legati, la regina del varietà gli era così affezionata da considerarlo un figlioccio. Il fatto che quest’ultimo si trovasse nella cerchia ristretta di parenti al funerale della diva ha confermato il fatto. Oggi è lui ad aver tolto ogni dubbio sulla loro grande amicizia spiegando a Tv Sorrisi e Canzoni come si erano conosciuti.

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Raffaella Carrà, le parole di Alessandro Greco

Figlioccio sì, ma soprattutto a livello artistico. Difatti Alessandro Greco, in occasione dell’intervista, ci ha tenuto a definire Raffaella Carrà e Sergio Japino come i suoi genitori televisivi. A desiderare quel tipo di legame è stata proprio la voce del Tuca Tuca: “Lei usava il termine figlioccio per riferirsi a me”, ha spiegato il conduttore televisivo e radiofonico nonché uno degli imitatori più amati del panorama italiano. Lui e la Raffa Nazionale si sono conosciuti durante le audizioni per Furore.

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Per chi non lo ricordasse, Furore è stato uno storico format a sfondo musicale che andava in onda su Rai 2. Quello show è è stato il decisivo trampolino di lancio per Alessandro Greco, che lo ha condotto per ben cinque stagioni (1997-2001). Al tempo aveva solo 25 anni e aveva affrontato i provini senza sapere quale ruolo gli sarebbe stato affidato, nel caso fosse piaciuto. Tra le firme della produzione c’erano Raffaella Carrà e Sergio Japino, che da lì l’hanno preso sotto la loro ala.

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Alessandro Greco poi ha raccontato del primo importante incontro con Raffaella Carrà, avvenuto nel suo camerino: “Non riuscivo a guardarla in viso. Rimasi in piedi impietrito, troppo forte l’emozione. Mi accolse sorridente e intenerita dalla mia agitazione e mi chiese ‘ma tu chi sei? Il provino è andato molto bene, da dove salti fuori?’, Lì vidi in lei considerazione e rispetto”. Durante quella prima e lunga chiacchierata lui le raccontò quante esperienze di faticosa gavetta aveva vissuto.

Poi Alessandro Greco ha appreso che avrebbe presentato Furore. “A pochi giorni dalla prima puntata (16 maggio 1997), nel corso di una riunione Raffaella disse ‘ma sei testone, non l’hai capito che sarai tu a condurre?’. Scoppiai a piangere, la abbracciai, è stato indimenticabile”. Inoltre ha svelato che la Carrà non tollerava una cosa, i raccomandati. “Forse per questo lei e Sergio hanno fatto ferro e fuoco per me, rischiando con uno sconosciuto”, ha dichiarato con riconoscenza.

Dopo Furore, Alessandro Greco e Raffaella Carrà non hanno più smesso di volersi bene e di sentirsi. La star televisiva nel tempo ha dato preziosi consigli al figlioccio (classe 1972). Per primo, non mischiare il privato con la vita pubblica: “Non frequentare posti in cui si perde solo tempo, resta defilato”. Mettendolo in guardia anche da certe conquiste che potevano già possedere contatti con altri personaggi del settore. “Potresti essere penalizzato sul lavoro”, gli spiegava saggiamente.

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