Junior Cally a Sanremo, è polemica. Chi è in realtà (e cosa dice) il rapper mascherato

Siamo giunti alle 70esima edizione del più celebre appuntamento con la canzone italiana, il Festival di Sanremo e la notizia è sulla bocca di tutti. Quest’anno in modo particolare si tratta di un avvenimento molto discusso e sono due le ragioni principali. Prima fra tutte la polemica sulla conferenza stampa del festival, tenuta dal conduttore Amadeus, che sarebbe stato additato da molti per la presentazione “screditante” delle future co-conduttrici femminili del festival. Ma un’altro scandalo è nato attorno alla figura di Junior Cally, rapper della capitale, che rischia di non poter partecipare alla competizione.

sanremo junior cally chi è rapper mascherato antonio signore

Il tratto che più lo contraddistingue è senz’altro la maschera con cui si copre il volto durante le sue esibizioni. Il rapper rischia di non poter partecipare al Festival di Sanremo a causa di una canzone scritta nel 2017, intitolata “Strega”, che recita: “Lei si chiama Gioia / balla mezza nuda, dopo te la dà / Si chiama Gioia perché fa la tro** / L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa / c’ho rivestito la maschera”.

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Junior Cally, chi è il rapper mascherato

La critica ha giudicato le sue parole sessiste e violente e l’idea di una sua esibizione sul palco dell’Ariston è stata ritenuta “eticamente inaccettabile” dal presidente della Rai, Marcelo Foa, che afferma: “Chi nelle canzoni esalta la denigrazione delle donne e persino la violenza omicida, e ancora oggi giustifica quei testi avanzando pretese artistiche, non dovrebbe beneficiare di una ribalta nazionale”.

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Non si sa dunque se Junior Cally si esibirà o meno sul palco dell’Ariston, ma chi si nasconde dietro la sua maschera e, soprattutto, dietro a quelle parole? Il suo nome è Antonio Signore, è nato nel 1991 a Roma e ha esordito con Youtube, dove ha condiviso con il pubblico i brani “Alcatraz” e Magicabula”. Nel 2019 pubblica un libro per raccontare la propria storia, dettata da traumi e difficoltà e lo intitola Il Principe. È Meglio Essere Temuto Che Amato, editore Rizzoli. Il 6 settembre dello stesso anno il singolo Ricercato gli fa raggiungere i numeri per Sanremo, dove vorrebbe esibirsi con No Grazie. Ma questa possibilità potrebbe sfumare.

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