Raffaella Fico: “Razzismo? Ecco cosa è successo a mia figlia Pia”

La reazione di Mario Balotelli ai cori razzisti, che i tifosi del Verona gli hanno scagliato contro durante la partita contro Brescia, è un gesto molto importante. La sua decisione di lasciare il campo da gioco nel mezzo della partita non è solo la conseguenza della “goccia che fa traboccare il vaso”, ma è il simbolo della necessità di un cambiamento, che da qualche parte deve iniziare. Anche la sua ex compagna, Raffaella Fico, la pensa così, essendo stata spettatrice di scene simili in passato.

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Non era la prima volta che il calciatore si trovava in una situazione come questa, ma in passato la sua reazione si era limitata alla semplice indifferenza e alla scelta di mantenere un atteggiamento professionale. Anche Raffaella Fico, si è pronunciata al riguardo: “Dopo la partita ho incontrato Mario Balotelli, sembra un po’ triste e nervoso. È un peccato che non si riesca ancora ad isolare questi facinorosi, ci sta che poi si reagisca un po’ male. Sono convinta che qualcosa sta cambiando, però”.

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Raffaella sente molto vicino questo argomento a causa del suo trascorso con il calciatore, ma anche e soprattutto a causa della loro figlia, Pia. A Storie italiane, ospite di Eleonora Daniele, ha deciso di raccontare un episodio davvero triste che ha coinvolto la sua bambina mentre si trovava a scuola. Una sua compagna d’asilo le aveva detto: “Tu sei una negra di merda, tu porti le infezioni, non ti posso dare la mano e prestare i miei giocattoli”.

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Raffaella continua: “Pia mi chiese cosa significava ‘negra’. Come puoi spiegare tutto ciò ad una bambina così piccola. Queste cose sono così tristi nel 2019. Fa male, è brutto. Credo in un cambiamento e nella maturità delle persone. Altre volte, ho paura che Pia possa imbattersi ancora in queste cose”. Il cambiamento in effetti negli anni c’è stato, ma ancora si sente parlare di episodi di razzismo come questo.

Ecco, i bambini sono bambini. Difficilmente hanno delle proprie idee su questioni come questa. Si limitano di solito a ripetere ciò che sentono dire e questo li assolve da qualsiasi colpa derivante da episodi del genere. Le parole della compagna di classe di Pia simboleggiano, piuttosto, un modo di pensare che è purtroppo ancora ben radicato tra gli italiani. Ma non è nemmeno colpa degli italiani in fondo. La paura e il disprezzo per chi è diverso sono sentimenti che si fondano sul più grande male che affligge la società: l’ignoranza.

“Io e Mario Balotelli insieme…”. È proprio Raffaella Fico a lanciare la bomba