“Fuori Tina Gianni”. Uomini e Donne, rivoluzione choc: chi sono i nuovi opinionisti

Un’indiscrezione davvero incredibile ha fatto cadere il gelo tra i telespettatori di Canale 5. Quello che un tempo e fino ad oggi è stato il regno di Tina Cipollari e Gianni Sperti potrebbe diventare di qualcun altro. Sì, si parla di Uomini e Donne, lo storico, ventennale dating show ideato, e condotto, da Maria De Filippi. Aria di rivoluzione?

Qualcuno, la maggioranza, stenta a crederci. Fortunatamente al momento si tratta ancora di uno scoop che ha bisogno delle dovute conferme, o smentite, ma il pubblico già trema solamente all’idea di non vedere più Tina Cipollari e Gianni Sperti inveire contro i tronisti e i corteggiatori, come le dame e i cavalieri, di Uomini e Donne.


Uomini e Donne senza Tina Cipollari e Gianni Sperti?

Senza di loro non sarebbe Uomini e Donne e Maria De Filippi questo lo sa perfettamente, per questo motivo, in caso la voce sull’abbandono degli intramontabili opinionisti Tina Cipollari e Gianni Sperti riguarderebbe solo dei giorni della settimana, due. Perché? La moglie di Maurizio Costanzo ed i suoi fedelissimi collaboratori in queste ultime settimane starebbero progettando un grande cambiamento nel format, che di recente ne ha vissuti altri.

Proprio perché va in onda con successo da oltre vent’anni, Uomini e Donne necessita ogni tanto di una serie di cambiamenti, in modo che riesca ad adattarsi e a sopravvivere al presente che è in costante mutamento. Dopo il trono over, gay e trans, sembra che potrebbe debuttare a Mediaset anche una versione vip della trasmissione e, in tal caso, due volte alla settimana, andrebbe in onda con altri opinionisti. Per ora emergono i nomi di Giulia De Lellis e Lorenzo Riccardi, due volti iconici dello show. Il tutto a partire dal 2023. La voce è firmata da Leggo.

Solo chi guarda può credere. Maria De Filippi beccata senza vestiti: 60 anni e un fisico così

“Quando ho visto la diagnosi”. Maria De Filippi, la costretta decisione per la sua salute

“800mila euro per il programma”. Vittorio Sgarbi, la proposta choc. La sua decisione