Roberto Burioni, voce autorevole e competente sui temi più dibattuti del periodo coronavirus, è professore ordinario di microbiologia e virologia presso l’Università San Raffaele di Milano. Sapiente immunologo, con l’avvento delle nuove forme di comunicazione ha saputo sfruttarle (e sfruttare sé stesso) come fonte di divulgazione di notizie scientifiche autentiche, in mezzo ad un marasma di confusione e fake news.
La sua campagna a favore delle vaccinazioni è diventata virale sul web: Roberto Burioni si è a lungo battuto contro fantomatici complotti associati all’uso dei vaccini. Da ragazzino sognava di diventare un pianista e di frequentare il conservatorio. Il padre, medico condotto, lo convinse a seguire le sue orme e, a posteriori, pare aver fatto un’ottima scelta. Da sempre mente brillante, Roberto Burioni si è diplomato al liceo classico di Urbino e poi ha proseguito gli studi presso l’Università Cattolica del sacro cuore di Roma, laureandosi in medicina e chirurgia nel 1987.
Roberto Burioni: anni, moglie, figlia e vita privata. Il curriculum del virologo più famoso d’Italia
Il suo percorso è proseguito con una specializzazione in allergologia e immunologia clinica presso l’Università politecnica delle Marche e con un dottorato di ricerca in scienze microbiologiche presso l’Università degli studi di Genova. Ha inoltre trascorso diverso tempo all’estero, tra il CDC di Atlanta, l’Università della Pennsylvania e quella della California. In Italia ha accumulato molte esperienze come ricercatore e attualmente coordina un laboratorio di ricerca immunologica, dove ha messo a punto terapie che fanno uso di anticorpi monoclonali.
In qualità di virologo, spesso è ospite televisivo. Roberto Burioni ha ottenuto il titolo di blastatore, coniando un nuovo gergo digitale che intende, dall’inglese to blast, distruggere con risposte sarcastiche i propri detrattori. Infatti, oltre ad un curriculum accademico di tutto rispetto, il professor Burioni ha ottenuto forte riconoscimento grazie ad internet e all’uso magistrale che ha saputo farne.
L’epidemia di babbei è già una pandemia. https://t.co/2XxVaUeGnq
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 8, 2020
Roberto Burioni è nato a Pesaro il 10 dicembre 1962. Il suo profilo Facebook è diventato una pagina di riferimento per la divulgazione scientifica e la maggior parte delle persone ha sentito parlare di lui proprio per via della campagna a favore dei vaccini in cui il medico si è scontrato con un fiorente gruppo di antivaccinisti, servendosi in determinate situazioni di risposte taglienti e affilate.
È sua la frase: “La scienza non è democratica”. Ha argomentato così tale affermazione: “Il 31 dicembre 2016 mio padre era ricoverato in fin di vita per un’emorragia cerebrale e io passai il Capodanno da solo a Milano per assisterlo. Quella sera su Facebook una scrisse che i migranti erano portatori un ceppo particolare di meningite. Usava argomenti assurdi. Insomma, persi la pazienza”.
Burioni ha scritto molti libri sull’argomento come: Il vaccino non è un’opinione, La congiura dei somari, Balle mortali e Omeopatia. In seguito al drammatico avvento in Cina del virus Sars-Cov2, meglio conosciuto come coronavirus, Roberto Burioni ha da subito segnalato la serietà della situazione sottolineando quando fosse importante per l’Italia ridurre i contagi al minimo. Anche in questa occasione le sue conoscenze sull’argomento hanno saputo fare chiarezza in un contesto sempre più confuso e pieno di dubbie notizie.
Il medico 57enne, accademico convinto, è stato per lungo periodo single. Attualmente è legato ad Annalisa Rossi, avvocato di Fermignano, paese in cui entrambi sono cresciuti. In un’intervista ha affermato: “Mi ha messo in riga!”. La coppia ha una bambina, Caterina. Nel 2018 ha aperto il sito web dedicato al fact checking in ambito scientifico a cui è associato il canale Youtube Medical Facts, che conta per ogni video pubblicato migliaia di visualizzazioni.
In un’intervista Roberto Burioni ha inoltre affermato di essere un grande ipocondriaco: “Qualche volta mi metto a dieta. Perdo cinque o sei chili. Ma poi, vedendomi smagrito, comincio a tremare: ‘e se avrò qualche brutto male?’, dico a me stesso. Quindi ricomincio a mangiare per riprendere i chili persi e, in tal modo, tranquillizzarmi. Capisce? Altro che scienziato freddo e cinico”.
Basta minimizzare. Basta minimizzare. Basta minimizzare. Non è più tollerabile questo atteggiamento da parte delle autorità che ha fatto un danno enorme nelle settiimane scorse. La gente MUORE DI CORONAVIRUS. E per questo dobbiamo fermarlo. https://t.co/qdZsmvKQ0R
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 10, 2020
L’esperto virologo è inoltre uno sfegatato tifoso della Lazio. Nel momento in cui in Italia si è diffuso il coronavirus, nel 2020, ha pubblicato un libro i cui proventi andranno in beneficenza per la ricerca su quel virus, scacciando così le accuse di sfruttare la situazione per interessi personali. Un esempio recente della sua ironia è stato il tweet: “Desidererei che si trovasse immediatamente un vaccino contro il coronavirus per due motivi. Il primo perché salverebbe tante vite umane, il secondo per il piacere di vedere i no-vax implorare la vaccinazione in ginocchio sui ceci”.
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