Lutto nella televisione, addio al volto dei programmi più di successo. Una famiglia di famosi

Presto avrebbe raggiunto un incredibile traguardo, uno di quelli che, con tutto l’impegno del mondo, davvero in pochi riescono a vivere. Invece se n’è andata poco prima, lasciando l’intero settore cinematografico e televisivo internazionale nella nostalgia. D’attrici eleganti come lei, e la cognata Marilyn Monroe, forse non ce ne sono più. L’amata Joan Copeland, simbolo di una scintillante epoca di spettacolo, è venuta a mancare il 4 gennaio scorso.

Aveva debuttato a Broadway subito dopo la guerra, nel lontano 1948, riscontrando presto l’apprezzamento della platea del tempo. La stessa che l’ha accompagnata lungo una lunghissima e vincente carriera costellata di tanti successi memorabili in più paesi. Uno dei suoi lavori è ad esempio il famoso Detective’s Story. Suo fratello era lo sceneggiatore Arthur Miller, sposato fino al 1961 con Marilyn Monroe, indimenticabile amica per Joan Copeland.

joan copeland morta attrice


Joan Copeland, morta l’attrice a 99 anni

Joan Copeland, il cui vero nome era Joan Maxime Miller, era nata a New York il primo giugno 1922 ed è venuta a mancare pochi mesi prima di compiere il secolo d’età. L’annuncio della sua sentita scomparsa è arrivato dal suo unico adorato figlio Eric. Quest’ultimo è venuto al mondo durante il lungo matrimonio che ha legato l’interprete e l’ingegnere George Kupchik, durato dal 1946 al 1989. L’erede ha svelato sia morta serenamente, nel suo letto della sua dimora newyorkese, la città che è stata palcoscenico della sua lunga esistenza dall’inizio fino alla fine.

joan copeland morta attrice

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Nel corso della sua storia lavorativa è stata sia attrice, cinematografica, televisiva, teatrale, che doppiatrice. La ricordiamo anche in serie televisive cult tra le quali Law&Order, dal 1991 al 2001, dov’era stata l’amata giudice Rebecca Stein, E.R. e Chicago Hope. Come anticipato, la mitica e compianta Marilyn Monroe le è stata cognata dal 1956 al 1961. La star chiese il divorzio ad Arthur Miller dopo aver letto la sua sceneggiatura de Gli spostati, che reputò troppo simile alla loro vita matrimoniale. Lei e la scomparsa Copeland erano estremamente legate.

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