Condannato Giancarlo Magalli, ha vinto Adriana Volpe. “Pagherò”

Era il 2017 quando Adriana Volpe ha querelato il suo più acerrimo nemico in assoluto, l’ex collega dello show I fatti vostri Giancarlo Magalli. Tra i due già scorreva astio da vendere. Ma il tutto è peggiorato quando lui ha rilasciato un’intervista al settimanale diretto da Alfonso Signorini, Chi, in cui parlava del Me Too. Lei, in certe affermazioni, aveva letto dei velati, ma chiarissimi, riferimenti nei suoi confronti. Oggi la sentenza è arrivata.

La sentenza è stata emessa dal giudice Mauro Gallina, magistrato della settima sezione penale del Tribunale di Milano. Il processo ha visto Giancarlo Magalli, difeso da Antonello Natale e Guglielmo Stendardo, imputato per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Adriana Volpe. I suoi avvocati hanno già svelato che verrà proposto appello. Assolto il giornalista del periodico in questione, Valerio Palmieri, difeso da Stefano Toniolo.

giancarlo magalli condannato adriana volpe


Giancarlo Magalli condannato e il commento su Adriana Volpe

L’ex icona de I fatti vostri è stato condannato a una multa di 14mila euro con pena sospesa e non menzione nel certificato casellario giudiziale. Poi è stato condannato a versare ad Adriana Volpe, costituita parte civile e difesa dal legale Nicola Menardo, una provvisoriale di 25mila euro. Era stato richiesto il doppio. Adesso si aspettano le motivazioni della sentenza, il giudice si è riservato 15 giorni. Ora è Giancarlo Magalli a parlare.

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“Dato che tra 3, 2, 1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa riguardanti la mia condanna esemplare per un’intervista in cui io parlavo del Me Too e non la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò). Questo prima che dica che sono stato condannato all’ergastolo o a 10 milioni di risarcimento”, ha iniziato lo storico presentatore televisivo legato alla Rai attraverso un post su Facebook.

Il 74enne ha poi anche aggiunto “Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l’intervista ed aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) ed il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. Di chi parliamo? Di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh”, ha concluso lanciando una frecciatina al vetriolo.

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Tornando un attimo al passato, Adriana Volpe, dopo l’intervista incriminata risalente al 22 novembre 2017, aveva affermato: “I procedimenti legali sono due. A Roma per le dichiarazioni che Magalli ha postato sui social, a Milano per l’intervista su Chi. Ho portato avanti con fatica e convinzioni le querele per tutelare me stessa e la mia famiglia. Sono sposata e ho una figlia di sette anni. e sul conseguente clamore mediatico dei presunti favori sessuali nel mondo dello spettacolo”. Dichiarazioni che hanno fatto discutere per molti anni.

“Bisogna reagire alle discriminazioni, rifiutare frasi che infangano la dignità. Un uomo non può denigrare il lavoro di una donna, fare insinuazioni. In Rai ci sono migliaia di segretarie, giornaliste, autrici: secondo lei sono l’unica ad avere subito angherie e soprusi?”, aveva detto. E ancora. “Mi hanno mandato una lettera di richiamo in cui mi chiedono di tenere un profilo basso e non dare interviste. Mi hanno lasciato sola. Magalli dichiara su Diva e Donna del 5 febbraio 2019: ‘L’ho subita per otto anni, professionalmente non la ritengo capace. Ho creato un incidente di proposito’. Dice che lavoro da vent’anni in Rai grazie a una persona sola”.

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