Tra il surreale e l’inquietante. Ecco come potrebbe essere descritta la quotidianità in tempi di pandemia. Specialmente se la professione praticata è quella dell’infettivologo (e non solo). Lo prediceva Camus, in maniera quasi ingenua, nella narrazione del romanzo La Peste. Lo conferma Matteo Bassetti con forte coscienza. Facendo i conti con la triste realtà che lo vede oggetto di minacce da parte dell’ostinata minoranza ostile ai vaccini.
L’infettivologo genovese Matteo Bassetti, ad oggi una delle voci più autorevoli e presenti in tematica di pandemia, è stato nuovamente minacciato. Le minacce attuali seguono le altre, di stampo pressoché identico, ricevute lo scorso mese. Bassetti era già stato indotto a presentare denuncia per diffamazione e minacce aggravate.
Lo ha riferito in mattinata via Facebook, Matteo Bassetti. A quanto sembra le minacce sono arrivate repentine in seguito a un suo intervento nel programma Non è l’arena. Nella trasmissione condotta da Massimo Giletti, l’infettivologo si era espresso, evidentemente, circa l’utilità dei vaccini.
“Nelle ultime 48 ore ho ricevuto insulti di ogni tipo, minacce alla mia persona e persino minacce di morte”. Queste le prime parole spese. “Ogni singolo messaggio è stato inviato alla Polizia Postale e alla Digos per le indagini del caso. I responsabili saranno perseguiti a norma di legge”.
Le nuove minacce al direttore di malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova sono state immediatamente portate all’attenzione delle autorità. Attualmente sarebbero al vaglio da parte della Digos, che sta monitorando la situazione. Una condizione, questa, che mina seriamente alla libertà del medico.
Da alcuni giorni, infatti, per Matteo Bassetti è stata disposta un’ordinanza dalla Prefettura. La seguente prevede dei movimenti di “Vigilanza dinamica” sulla sua figura e sui contesti che lo coinvolgono. Non si tratta di una scorta vera e propria, dunque. Ma un’attenzione meticolosa sui luoghi frequentati dal medico.
Il modo in cui Matteo Bassetti si è imposto sui social e sui canali di diffusione informativa, infatti, ha catalizzato l’attenzione di molti, portandolo ad essere un vero e proprio influencer. Dai curiosi bisognosi di essere informati, alle frange ostili della popolazione. Presumibilmente No-Vax. La minoranza, con l’avvicinamento della pratica di vaccinazione, è diventata parecchio più ostile. L’infettivologo genovese, purtroppo, ne è diretta testimonianza.
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